In questo articolo parlerò solo dell’Ecobonus, perché il Sismabonus richiede interventi talmente invasivi che dubito interessino i miei clienti.
Successivamente sono state pubblicate ma non ancora in Gazzetta le istruzioni del Mise e poi quelle dell’Enea. Infine sono uscite le circolari dell’Agenzia delle Entrate
E’ possibile beneficiare dell’agevolazione prevista dal decreto Rilancio sui lavori di efficientamento energetico degli immobili utilizzando direttamente la maxi-detrazione in sede di dichiarazione dei redditi, oppure esercitando una di queste due opzioni:
- lo sconto in fattura sul corrispettivo dovuto all’impresa che effettua i lavori di importo massimo non superiore al 100%. Il fornitore, a sua volta, può recuperare l’importo come credito d’imposta pari alla detrazione spettante, cioè al 110%, con la possibilità di cedere ulteriormente il credito ad altri soggetti, comprese le banche;
- la cessione del credito d’imposta che corrisponde alla detrazione spettante ad altri soggetti, comprese le banche.
Innanzi tutto bisogna partire da una situazione regolare dal punto di vista edilizio, non solo nelle parti comuni, ma anche in quelle private. Per evitare la perdita del bonus ma anche la irrogazione di sanzioni edilizie. Questo lo prevede già da anni il testo unico per l’edilizia, solo che dati gli importi in ballo, questa volta si prevedono controlli anche da questo punto di vista.
In caso di irregolarità, dimostrata dall’agenzia delle Entrate, il contributo ceduto all’impresa non deve essere da quest’ultima restituito, perché l’agenzia procede nei confronti di chi ha commissionato i lavori, il COMMITTENTE.
Dopo un adeguata ANALISI ENERGETICA si individuano gli interventi trainanti da eseguire fra cappotto nelle pareti verticali, coibentazione dei sottotetti e garage e cambio caldaia. Il tutto deve portare ad un miglioramento di 2 classi energetiche. Miglioramento da dimostrare a fine lavori, con un altra analisi energetica ad opera di un termo-tecnico.
Individuati gli interventi, va fatto un capitolato dei lavori che deve tener conto dei limiti imposti sui materiali da utilizzare e poi una verifica di congruità dei costi.
Rientrano nel superbonus anche le coibentazioni del TETTO, a condizione che il tetto sia elemento di separazione tra il volume riscaldato e l’esterno. Quindi praticamente mai nella ns. zona. Ma come indicato nelle faq Enea 6.b possiamo procedere ad insolare il solaio del sottotetto.
I lavori nelle parti comuni <<trainano>> quelli privati, come infissi, caldaie singole, condizionatori … ma devono essere fatti <<congiuntamente>> la condizione è soddisfatta se <<le date delle spese sostenute per gli interventi trainati, sono ricomprese nell’intervallo di tempo individuato dalla data di inizio e dalla data di fine dei lavori per la realizzazione degli interventi trainanti>>; interventi singoli da inserire nella medesima scia degli interventi condominiali.
Poi ci sono lavori trainati comuni come l’impianto solare fotovoltaico con sistema di accumulo e cessione al gse o le colonnine per auto elettriche.
I professionisti coinvolti sono: amministratore, termo-tecnico, direttore lavori, responsabile lavori, coordinatore sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione, asseveratore lavori edili, commercialista per visto conformità economica … tutti rimborsati dalla pratica del 110% tranne l’amministratore.